Il concetto di DNSH (Do No Significant Harm) nella Tassonomia Europea

Massima attenzione viene oggi prestata all’impatto negativo che l’attività può avere sulla società e sull’ambiente. Questo viene calcolato con riferimento agli obiettivi propri della Tassonomia Europea:

• mitigazione e adattamento al cambiamento climatico;
• uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
• transizione a un modello di economia circolare;
• prevenzione e controllo dell’inquinamento;
• protezione della biodiversità.

Si tratta delle attività classificate dall’Unione europea per sostenere gli investimenti del settore pubblico e privato per la realizzazione degli obiettivi del Green Deal e il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050.

Con la sigla DNSH si indica un principio che incoraggia le aziende a perseguire le loro attività in modo responsabile, minimizzando gli effetti negativi e massimizzando quelli positivi sulla società e sull’ambiente.

PER ESSERE SOSTENIBILE UN’ATTIVITÀ ECONOMICA DEVE CONTRIBUIRE A UNO DEGLI OBIETTIVI IDENTIFICATI NELLA TASSONOMIA EUROPEA

Oltre a contribuire agli obiettivi identificati dalla tassonomia europea, è fondamentale che un progetto non arrechi danno a nessuno dei restanti obiettivi. In presenza di queste due condizioni, si sta rispettando il principio definito DNSH, “Do No Significant Harm”.

Danno significativo: cosa vuol dire?

I criteri che un’attività deve rispettare sono legati al concetto di danno significativo. Questo si verifica quando un’attività economica:

– genera consistenti emissioni di gas clima-alteranti;

– causa un impatto negativo maggiore degli eventi climatici avversi, anche in futuro, sull’attività, sulle persone, sulla natura o sui beni;

– deteriora la qualità di bacini e corpi idrici e ne indebolisce il potenziale ecologico;

– causa inefficienze nell’uso di materiali riciclati, un aumento nell’uso di risorse o produzione significativa di rifiuti;

– determina un incremento delle emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo;

– nuoce agli ecosistemi, allo stato di conservazione degli habitat e alla biodiversità.

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Il concetto di DNSH, la sua applicazione nella normativa italiana e comunitaria e il ruolo di Renerwave

Il principio DNSH è alla base del “Recovery and Resilience Facility” e del Next Generation UE, le misure messe in atto dall’Unione europea per la stimolazione della ripresa in seguito alla pandemia da Covid-19.

Inoltre, il DNSH trova applicazione pratica anche nel sistema italiano, nell’ambito del PNRR. Infatti, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza identifica le azioni da intraprendere per sostenere interventi che contribuiscano ad attuare il Green Deal europeo e altri accordi comunitari e internazionali in tema sostenibilità, adottando di conseguenza il principio DNSH. Nella pratica, tale vincolo si traduce nella necessità di una valutazione di conformità degli interventi al principio, secondo quanto stabilito nel Regolamento UE 2020/852.

Questa valutazione deve essere eseguita considerando l’intero ciclo di vita del prodotto, processo o servizio e deve includere l’analisi degli effetti diretti e indiretti.

La normativa richiede quindi la produzione di una serie di documenti che quantifichino:

• vulnerabilità di un progetto ai cambiamenti climatico;
• impatto del cantiere;
• gestione dei rifiuti durante il cantiere.

Ogni tipologia di progetto richiede poi dei documenti e degli studi ad hoc, da valutare in base a delle matrici.

I vantaggi di scegliere Renerwave per progetti conformi al DNSH

Il rispetto dei principi del DNSH è fondamentale per diversi progetti, soprattutto quelli finanziati dal PNRR, e comporta la produzione di una serie di studi e analisi. Come abbiamo visto, si tratta di documenti tecnici che possono dar vita, se non correttamente stilati, a conseguenze economiche e legali.

Si tratta di un processo complesso, che richiede un approccio olistico. Infatti, il concetto stesso di sostenibilità comprende l’integrazione della salute ambientale, dell’equità sociale e della vitalità economica.

Proprio per questo, affidarsi a un partner esperto come Renerwave significa semplificare la burocrazia e assicurarsi il rispetto della normativa.

Il nostro team multidisciplinare ci permette di offrire un servizio di consulenza pensato per ottenere i differenti elaborati richiesti dal progetto specifico e la garanzia di veridicità e conformità ai principi propri del DNSH. Quest’ultima funge da protezione in caso di controlli da parte delle autorità.

La nostra esperienza in questo campo spazia da ampliamenti di scuole fino a interventi sulla pubblica illuminazione e riqualificazione energetica di edifici pubblici. Grazie alla nostra conoscenza del settore, selezioniamo i controlli necessari ed elaboriamo una roadmap per aderire a tutti i requisiti di conformità al DNSH. In particolare:

1. svogliamo analisi ambientali ed energetiche approfondite studiando, tra le altre cose, i picchi di temperatura e di piovosità di un determinato territorio, osserviamo eventuali processi di dissesto idrogeologico o il livello innalzamento dei mari per le zone di costa. Così facendo, siamo in grado di comprendere come il cambiamento climatico stia influendo su una determinata zona;
2. dopo per aver raccolto queste informazioni, siamo in grado di analizzare sensibilità,esposizione e vulnerabilità dell’edificio o dell’impianto che occorre costruire o riqualificare. In questo modo, sarà possibile valutare in che modo è in grado di reagire ai cambiamenti climatici;
3. a questo punto del processo è possibile disegnare un progetto conforme al principio DNSH;

In Renerwave, siamo consapevoli del valore del principio DNSH, non solo come strumento di accesso a fondi e risorse, ma anche come vero e proprio vantaggio competitivo per le aziende.

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