Crediti di carbonio: uno strumento utile per tutelare l’ambiente
I crediti di carbonio sono certificati negoziabili rilasciati da governi o da organismi di certificazione indipendenti per la promozione di progetti nazionali e internazionali di tutela ambientale e climatica.
Il loro obiettivo è la riduzione o l’assorbimento dei gas a effetto serra, responsabili del riscaldamento climatico.
Ad ogni credito corrisponde una tonnellata di CO2 non emessa o assorbita nell’ambito di progetti di tutela ambientale.
Investire in crediti di carbonio permette alle aziende di contribuire economicamente alla realizzazione e allo sviluppo di progetti di sostenibilità aziendale, differenziando il proprio business e migliorando competitività e posizionamento. Inoltre, permette di rispettare gli impegni assunti in tema di Corporate Social Responsibility.
Renerwave assiste le organizzazioni nel processo di acquisizione di crediti di carbonio. Lo fa guidandole nella quantificazione dell’impronta di carbonio, nello sviluppo di un piano di riduzione di quest’ultima e nell’acquisizione dei crediti più idonei, scegliendo quelli compatibili con l’immagine aziendale da trasmettere a clienti e stakeholder.
Crediti di carbonio e CO2: caratteristiche, criteri e tipologie
Come abbiamo visto, un credito di compensazione del carbonio è uno strumento trasferibile certificato che rappresenta una riduzione delle emissioni di una tonnellata di CO2 o una quantità equivalente di altri gas serra (CO2 equivalente o CO2e).
La CO₂e rappresenta la massa di CO₂ che riscalderebbe la Terra quanto la massa di quel determinato gas. In particolare, si parla di “potenziali di riscaldamento globale” (GWP) per esprimere gli effetti di cattura del calore di tutti i gas serra in termini equivalenti di CO2. I GWP tengono conto delle differenze nella permanenza dei diversi gas nell’atmosfera. Per convenzione, tutti i crediti di compensazione del carbonio certificati secondo gli standard stabiliti utilizzano un GWP di 100 anni.
Comprare un credito permette di effettuare un trasferimento di un beneficio climatico netto da un’entità a un’altra, reso possibile dal fatto che il cambiamento climatico è un problema non localizzato.
IL SISTEMA DEI CREDITI DI CARBONIO PERMETTE DI ADATTARE IL PROPRIO MODELLO DI BUSINESS ALLE NUOVE SFIDE LEGATE AL RISCALDAMENTO CLIMATICO, IN LINEA CON GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE STABILITI DALL’AGENDA 2030, MA NON SOLO.
SCRIVICI PER AVERE MAGGIORI INFOMAZIONI SUI SERVIZI RENERWAVE
Progetti e programmi relativi ai crediti di carbonio
I crediti di compensazione del carbonio possono essere prodotti da una serie di attività pensate per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sull’ambiente e sulle comunità.
Sono di due tipi:
1. avoidance, ovvero in grado di evitare la produzione di emissioni. I più comuni consistono in progetti di efficientamento energetico, iniziative che puntano sulle energie rinnovabili o piani di forestazione;
2. removal, pensati per rimuovere dall’atmosfera le emissioni di gas serra attraverso attività di carbon capture o assorbimento.
Spesso, i progetti di compensazione che generano crediti di carbonio producono benefici sociali e ambientali che vanno oltre la semplice riduzione dei gas serra.
È importante sottolineare che esistono diversi programmi pensati per garantire il rispetto di standard di qualità dei crediti di compensazione del carbonio:
- crediti di carbonio di conformità, gestiti da enti governativi e per scopi normativi;
- crediti di carbonio del mercato volontario, storicamente implementati da ONG indipendenti. Questi comprendono un’ampia gamma di programmi, entità, standard e protocolli differenti.
Si tratta di un mercato in rapida evoluzione, anche grazie all’Accordo di Parigi, che ha stabilito obiettivi di riduzione per tutti i Paesi e ha fissato un trade-off per i progetti di compensazione al fine di evitare il doppio conteggio.
I criteri di qualità dei crediti di carbonio
Comprando un credito, l’impatto sul clima e sul pianeta in generale deve essere lo stesso che si sarebbe generato riducendo in modo proporzionale la propria impronta di carbonio.
Questo è il concetto che si cela dietro il sistema dei crediti di carbonio.
Un concetto semplice da definire, ma complesso da garantire. Per questo esistono una serie di criteri che facilitano la comprensione della qualità dei singoli certificati.
I principali sono:
- addizionalità: grazie al progetto di mitigazione si dà vita a un beneficio in termini di riduzione/assorbimento che altrimenti non si sarebbe generato;
- intenzionalità: deve essere possibile dimostrare che, fin dal primo momento, l’obiettivo primario del progetto è la produzione di crediti di carbonio;
- permanenza: il progetto deve essere in grado di garantire la riduzione di gas clima-alteranti per un periodo di tempo sufficientemente lungo;
- singolo conteggio: i crediti di compensazione delle emissioni di carbonio devono trasmettere una rivendicazione esclusiva sulle riduzioni di gas serra, evitando di venir conteggiati più di una volta;
- corretta valutazione dell’impatto: è importante che l’impatto dei crediti di carbonio venga quantificato seguendo protocolli coerenti, capaci di ridurre o eliminare il rischio di sovrastima;
- mancata associazione a danni sociali o ambientali significativi: i principali programmi di compensazione del carbonio dispongono di regole e procedure per evitare di approvare progetti che potrebbero causare danni sociali, economici o ambientali. Inoltre, alcuni offrono certificazioni supplementari per i benefici sociali e ambientali prodotti.
Esistono anche altri tipi di strumenti negoziabili sul mercato.
I due più rilevanti in Europa sono i Certificati di Energia Rinnovabili (REC), che possono essere scambiati separatamente dai mercati dell’elettricità all’ingrosso, e la certificazione elettronica europea denominata Garanzia d’Origine (GO).
Questa viene emessa per certificare ogni MWh di energia elettrica rinnovabile immessa in rete da impianti qualificati IGO (Impianti con garanzia d’Origine), in conformità con la Direttiva 2009/28/CE.
Come scegliere i crediti di carbonio?
Il sistema dei crediti di carbonio è estremamente utile per le aziende perché consente di ridurre il proprio impatto ambientale rispettando gli impegni assunti all’interno della Corporate Social Responsibility, differenziando al tempo stesso il proprio business e migliorando competitività e posizionamento.
Nonostante la generazione di crediti sia permessa solo ad alcuni progetti, rispettosi di standard internazionali e sottoposti a un processo di validazione e verifica da parte di terze parti accreditate, occorre prestare attenzione al momento dell’acquisto.
Esiste un rischio concreto di “greenwashing”, anche causato dalla difficoltà di definire quando un credito rispetta il criterio di addizionalità e di quantificarne il reale impatto.
Proprio per garantire l’efficacia del sistema, è importante acquistare crediti davvero efficaci nella riduzione dei gas serra, così come ricorrervi solo dopo aver ridotto sensibilmente le proprie emissioni.
Renerwave supporta le organizzazioni proprio in questo.
Aiutiamo le aziende ad orientarsi nel mercato dei crediti di carbonio, indirizzandole verso l’acquisto di crediti capaci di generare realmente un impatto positivo.
Al tempo stesso, le guidiamo nella scelta di crediti capaci di aiutarle a trasmettere il giusto messaggio a clienti e stakeholder, grazie a un approccio in linea con la propria Corporate Social Responsibility.
La consulenza in materia di crediti di carbonio avviene usualmente alla fine di un iter pensato per ridurre l’impatto ambientale aziendale nel suo complesso.
Ci occupiamo in primo luogo di realizzare l’analisi dell’impronta di carbonio, il parametro che consente di calcolare gli impatti sul clima generati dall’organizzazione in modo coerente e confrontabile nel tempo e di sviluppare insieme a questa un piano di riduzione fattibile, prima di pensare a come compensare le emissioni restanti.
L’investimento in crediti di carbonio, infatti, rappresenta per noi la fase finale di un percorso, da strutturare anche tenendo in considerazione le frequenti modifiche legislative a livello europeo, ormai da anni in costante evoluzione.
Contattaci per iniziare il tuo percorso verso la sostenibilità
Crediti di carbonio: uno strumento utile per tutelare l’ambiente
I crediti di carbonio sono certificati negoziabili rilasciati da governi o da organismi di certificazione indipendenti per la promozione di progetti nazionali e internazionali di tutela ambientale e climatica.
Il loro obiettivo è la riduzione o l’assorbimento dei gas a effetto serra, responsabili del riscaldamento climatico.
Ad ogni credito corrisponde una tonnellata di CO2 non emessa o assorbita nell’ambito di progetti di tutela ambientale.
Investire in crediti di carbonio permette alle aziende di contribuire economicamente alla realizzazione e allo sviluppo di progetti di sostenibilità aziendale, differenziando il proprio business e migliorando competitività e posizionamento. Inoltre, permette di rispettare gli impegni assunti in tema di Corporate Social Responsibility.
Renerwave assiste le organizzazioni nel processo di acquisizione di crediti di carbonio. Lo fa guidandole nella quantificazione dell’impronta di carbonio, nello sviluppo di un piano di riduzione di quest’ultima e nell’acquisizione dei crediti più idonei, scegliendo quelli compatibili con l’immagine aziendale da trasmettere a clienti e stakeholder.
Crediti di carbonio e CO2: caratteristiche, criteri e tipologie
Come abbiamo visto, un credito di compensazione del carbonio è uno strumento trasferibile certificato che rappresenta una riduzione delle emissioni di una tonnellata di CO2 o una quantità equivalente di altri gas serra (CO2 equivalente o CO2e).
La CO₂e rappresenta la massa di CO₂ che riscalderebbe la Terra quanto la massa di quel determinato gas. In particolare, si parla di “potenziali di riscaldamento globale” (GWP) per esprimere gli effetti di cattura del calore di tutti i gas serra in termini equivalenti di CO2. I GWP tengono conto delle differenze nella permanenza dei diversi gas nell’atmosfera. Per convenzione, tutti i crediti di compensazione del carbonio certificati secondo gli standard stabiliti utilizzano un GWP di 100 anni.
Comprare un credito permette di effettuare un trasferimento di un beneficio climatico netto da un’entità a un’altra, reso possibile dal fatto che il cambiamento climatico è un problema non localizzato.
IL SISTEMA DEI CREDITI DI CARBONIO PERMETTE DI ADATTARE IL PROPRIO MODELLO DI BUSINESS ALLE NUOVE SFIDE LEGATE AL RISCALDAMENTO CLIMATICO, IN LINEA CON GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE STABILITI DALL’AGENDA 2030, MA NON SOLO.
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Progetti e programmi relativi ai crediti di carbonio
I crediti di compensazione del carbonio possono essere prodotti da una serie di attività pensate per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sull’ambiente e sulle comunità.
Sono di due tipi:
1. avoidance, ovvero in grado di evitare la produzione di emissioni. I più comuni consistono in progetti di efficientamento energetico, iniziative che puntano sulle energie rinnovabili o piani di forestazione;
2. removal, pensati per rimuovere dall’atmosfera le emissioni di gas serra attraverso attività di carbon capture o assorbimento.
Spesso, i progetti di compensazione che generano crediti di carbonio producono benefici sociali e ambientali che vanno oltre la semplice riduzione dei gas serra.
È importante sottolineare che esistono diversi programmi pensati per garantire il rispetto di standard di qualità dei crediti di compensazione del carbonio:
- crediti di carbonio di conformità, gestiti da enti governativi e per scopi normativi;
- crediti di carbonio del mercato volontario, storicamente implementati da ONG indipendenti. Questi comprendono un’ampia gamma di programmi, entità, standard e protocolli differenti.
Si tratta di un mercato in rapida evoluzione, anche grazie all’Accordo di Parigi, che ha stabilito obiettivi di riduzione per tutti i Paesi e ha fissato un trade-off per i progetti di compensazione al fine di evitare il doppio conteggio.
I criteri di qualità dei crediti di carbonio
Comprando un credito, l’impatto sul clima e sul pianeta in generale deve essere lo stesso che si sarebbe generato riducendo in modo proporzionale la propria impronta di carbonio.
Questo è il concetto che si cela dietro il sistema dei crediti di carbonio.
Un concetto semplice da definire, ma complesso da garantire. Per questo esistono una serie di criteri che facilitano la comprensione della qualità dei singoli certificati.
I principali sono:
- addizionalità: grazie al progetto di mitigazione si dà vita a un beneficio in termini di riduzione/assorbimento che altrimenti non si sarebbe generato;
- intenzionalità: deve essere possibile dimostrare che, fin dal primo momento, l’obiettivo primario del progetto è la produzione di crediti di carbonio;
- permanenza: il progetto deve essere in grado di garantire la riduzione di gas clima-alteranti per un periodo di tempo sufficientemente lungo;
- singolo conteggio: i crediti di compensazione delle emissioni di carbonio devono trasmettere una rivendicazione esclusiva sulle riduzioni di gas serra, evitando di venir conteggiati più di una volta;
- corretta valutazione dell’impatto: è importante che l’impatto dei crediti di carbonio venga quantificato seguendo protocolli coerenti, capaci di ridurre o eliminare il rischio di sovrastima;
- mancata associazione a danni sociali o ambientali significativi: i principali programmi di compensazione del carbonio dispongono di regole e procedure per evitare di approvare progetti che potrebbero causare danni sociali, economici o ambientali. Inoltre, alcuni offrono certificazioni supplementari per i benefici sociali e ambientali prodotti.
Esistono anche altri tipi di strumenti negoziabili sul mercato.
I due più rilevanti in Europa sono i Certificati di Energia Rinnovabili (REC), che possono essere scambiati separatamente dai mercati dell’elettricità all’ingrosso, e la certificazione elettronica europea denominata Garanzia d’Origine (GO).
Questa viene emessa per certificare ogni MWh di energia elettrica rinnovabile immessa in rete da impianti qualificati IGO (Impianti con garanzia d’Origine), in conformità con la Direttiva 2009/28/CE.
Come scegliere i crediti di carbonio?
Il sistema dei crediti di carbonio è estremamente utile per le aziende perché consente di ridurre il proprio impatto ambientale rispettando gli impegni assunti all’interno della Corporate Social Responsibility, differenziando al tempo stesso il proprio business e migliorando competitività e posizionamento.
Nonostante la generazione di crediti sia permessa solo ad alcuni progetti, rispettosi di standard internazionali e sottoposti a un processo di validazione e verifica da parte di terze parti accreditate, occorre prestare attenzione al momento dell’acquisto.
Esiste un rischio concreto di “greenwashing”, anche causato dalla difficoltà di definire quando un credito rispetta il criterio di addizionalità e di quantificarne il reale impatto.
Proprio per garantire l’efficacia del sistema, è importante acquistare crediti davvero efficaci nella riduzione dei gas serra, così come ricorrervi solo dopo aver ridotto sensibilmente le proprie emissioni.
Renerwave supporta le organizzazioni proprio in questo.
Aiutiamo le aziende ad orientarsi nel mercato dei crediti di carbonio, indirizzandole verso l’acquisto di crediti capaci di generare realmente un impatto positivo.
Al tempo stesso, le guidiamo nella scelta di crediti capaci di aiutarle a trasmettere il giusto messaggio a clienti e stakeholder, grazie a un approccio in linea con la propria Corporate Social Responsibility.
La consulenza in materia di crediti di carbonio avviene usualmente alla fine di un iter pensato per ridurre l’impatto ambientale aziendale nel suo complesso.
Ci occupiamo in primo luogo di realizzare l’analisi dell’impronta di carbonio, il parametro che consente di calcolare gli impatti sul clima generati dall’organizzazione in modo coerente e confrontabile nel tempo e di sviluppare insieme a questa un piano di riduzione fattibile, prima di pensare a come compensare le emissioni restanti.
L’investimento in crediti di carbonio, infatti, rappresenta per noi la fase finale di un percorso, da strutturare anche tenendo in considerazione le frequenti modifiche legislative a livello europeo, ormai da anni in costante evoluzione.
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